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Arca Reale Clinica Veterinaria

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Quanto costa curare un cane o un gatto?

Adottare un animale riempie d’amore la tua vita ma comporta delle responsabilità: se vuoi prenderti cura di lui, devi occuparti anche della sua salute. Prima di fare questo passo, valuta quanto costa curare un cane o un gatto.
L'immagine mostra un cane e un gatto in un appartamento e illustra quanto può costare in termini economici prendersi cura di un animale domestico.
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  • Trattamenti
  • 22 Ottobre 2024

    Questo è un articolo un po’ diverso dal solito. Come sempre parliamo di salute degli animali domestici, ma lo facciamo affrontando stavolta un argomento “scomodo”. Per la precisione, parliamo di soldi e di quanto costa curare un cane o un gatto. 

    Abbiamo deciso di farlo, perché davvero ci stanno a cuore i nostri pazienti e sappiamo per esperienza che il loro benessere passa dalla consapevolezza dei proprietari. Vogliamo che le persone che desiderano prendere con sé un animale conoscano tutte le sfaccettature che questa scelta comporta. Perché si tratta di un impegno e di una responsabilità anche economica, ma spesso l’aspetto economico viene sottovalutato e a farne le spese purtroppo sono sempre gli animali.

    Un animale domestico è un impegno anche economico

    Adottare un cane, un gatto o un altro animale domestico è una scelta determinante per una persona o una famiglia. Cambiano le abitudini e gli orari, cambiano gli spazi di casa, cambia lo stile di vita. E ci sono dei costi che non hanno a che fare solo con il cibo o l’igiene, dal momento che prendersi cura del proprio animale significa anche essere responsabili della sua salute.

    Le spese veterinarie incidono in modo considerevole sul budget familiare o individuale. E questo vale per un periodo piuttosto lungo, dato che in media un cane o un gatto vivono per oltre 10 anni e quando l’animale diventa anziano in genere necessita di cure ancora maggiori.

    Bisogna essere preparati. Perché un’adozione avventata, scelta senza aver fatto anche una valutazione economica, può avere conseguenze terribili per l’animale. Può trasformarsi in un ritorno in canile o gattile, in un abbandono, in una rinuncia alle cure che causerebbe sofferenze. Nei casi più estremi può portare addirittura alla necessità di sopprimere l’animale, se il proprietario non può sostenere le spese di una terapia o di un intervento che invece potrebbe salvargli la vita.

    Quanto costa curare un cane o un gatto?

    Iniziamo col dire che oggi l’unica spesa veterinaria obbligatoria per cane e gatto è l’impianto del microchip.

    Tutte le vaccinazioni sono facoltative, ma alcune sono caldamente consigliate perché il rischio di contrarre la malattia in questione è molto alto e gli effetti potrebbero essere gravi sia per l’animale sia per il proprietario, dato che alcune malattie sono delle zoonosi e possono essere trasmesse all’essere umano. Come dicevamo, nel momento in cui una persona decidere di prendere con sé un animale diventa responsabile del suo benessere e della sua salute. Il vaccino è una scelta di responsabilità, di prevenzione e anche di lungimiranza, poiché le cure necessarie al trattamento della patologia sarebbero più costose della vaccinazione stessa.

    Lo stesso vale per le visite periodiche di controllo, che servono proprio per monitorare lo stato di salute del cane o del gatto e cogliere in tempo o in anticipo i segnali di un possibile problema.

    Altre spese “ordinarie” da tenere a mente riguardano la profilassi antiparassitaria, la sterilizzazione o la castrazione.

    Abbiamo calcolato che la spesa media annua per il mantenimento di un animale domestico sano, che quindi non ha particolari esigenze, si aggira intorno ai 1500 euro per un cane e 1300 euro per un gatto. In queste cifre rientrano il cibo, l’igiene e le spese mediche di routine.

    Poi però bisogna sempre considerare la possibilità di un imprevisto, che si tratti di un incidente o di una malattia. Potrebbe essere sufficiente una semplice medicazione, oppure potrebbero servire degli esami di laboratorio, un’ecografia o una radiografia, per non parlare delle cure farmacologiche che diventano molto onerose se prolungate nel tempo, o degli interventi chirurgici che possono costare diverse centinaia se non migliaia di euro.

    Perché curare un animale costa così tanto?

    I costi delle cure veterinarie sono in gran parte equiparabili ai costi delle cure umane. Il fatto è che le persone spesso non hanno idea di quanto costino le cure umane, perché in Italia esiste il Servizio Sanitario Nazionale che copre del tutto o in parte le spese mediche. Invece per la medicina veterinaria non esiste un SSN, quindi il costo di un vaccino, di una visita specialistica, di un medicinale o di un intervento chirurgico su un cane o su un gatto sono interamente a carico del proprietario. E sono soggetti all’IVA al 22% perché gli animali domestici sono considerati beni di lusso.

    Adottare un animale e prendersene cura ha un costo, che purtroppo non tutte le persone considerano e a volte si trovano a non poterlo sostenere. E l’alternativa non può essere trascurare l’animale nel momento in cui ci si rende conto di non riuscire a pagare il veterinario. Così come non può essere pretendere che sia il veterinario a coprire le spese. 

    Il nostro lavoro ci piace, l’abbiamo scelto, lo facciamo con passione e sacrificio, ma resta un lavoro come quello di qualunque altro professionista, dal panettiere all’idraulico. Ci serve per vivere e per sostenere i costi della clinica, dalle garze ai macchinari più evoluti, perché non riceviamo alcun sussidio.

    Si può risparmiare sulle spese veterinarie?

    Esistono tre modi per risparmiare sulle spese veterinarie. 

    • Prevenire l’insorgenza di malattie, attraverso le vaccinazioni consigliate e le visite di routine, per monitorare periodicamente la salute del cane o del gatto. 
    • Detrarre le spese veterinarie dalla dichiarazione dei redditi, presentando le fatture e le ricevute del veterinario e gli scontrini fiscali dei farmaci.
    • Stipulare una polizza assicurativa, che copra le spese mediche dell’animale.

    Tuttavia, chiediamo a chiunque desideri prendere un animale con sé di valutare con coscienza se può affrontare questo percorso. Perché il rischio è quello di dover rinunciare alle cure quando l’animale ne ha bisogno, quando una terapia o un intervento chirurgico fanno tutta la differenza tra la vita e il ponte dell’arcobaleno.

    Chirurgia, Diagnosi, Medicina generale, Medicina interna specialistica, Prevenzione

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