Il tuo cane russa di notte e ha il respiro affannoso?
Se il tuo cane è brachicefalo e russa rumorosamente quando dorme, con ogni probabilità ha una sindrome brachicefalica respiratoria. Ci rendiamo conto che il nome può suonare preoccupante, e in effetti descrive una serie di criticità, ma che si può affrontare e gestire con la giusta consapevolezza da parte tua. Andiamo con ordine.
Cosa significa cane brachicefalo?
Letteralmente: cane con il muso schiacciato. Il cane brachicefalo è caratterizzato da un’anomalia nelle proporzioni del cranio, che risulta più largo che lungo. Il muso è veramente schiacciato rispetto a quelli di altri cani: le razze che si distinguono per questa fisionomia sono ad esempio i carlini, i pechinesi, i bulldog inglesi e francesi.
Questa anomalia determina una malformazione dell’apparato respiratorio, che può portare a una sindrome respiratoria ostruttiva. Ciò non significa avere un cane malato fin dalla sua nascita, ma un cane che ha molte criticità e deve essere monitorato con più attenzione. Spesso infatti c’è poca consapevolezza da parte dei proprietari: i cani brachicefali più piccoli si adattano bene alla vita cittadina e il loro aspetto suscita molta tenerezza, però talvolta non si tiene conto delle loro caratteristiche e necessità.
Cosa comporta la sindrome brachicefalica respiratoria?
I cani brachicefali hanno in comune certi tratti anatomici, ma la sindrome brachicefalica respiratoria si manifesta solo se le malformazioni sono esasperate all’estremo.
L’apparato respiratorio dei cani brachicefali è diverso dai cani con il muso allungato. Le narici sono strette, spesso appena delle piccole fessure, e comportano uno sforzo inspiratorio così grande che nel corso degli anni possono portare al formarsi di turbinati ipertrofici, che riducono ulteriormente il passaggio dell’aria. La cavità nasale è corta, mentre il palato molle si allunga verso la laringe, ostacolando il passaggio dell’aria, e la trachea è più stretta.
Più la malformazione è estrema, prima si manifesterà la sindrome. E poiché la stessa conformazione iniziale può modificarsi nel tempo, è importante tenere d’occhio i sintomi e sottoporre il cane a controlli periodici.
Cane che russa, respiro affannoso e altri sintomi
Tra i sintomi più comuni della sindrome ostruttiva c’è proprio il russamento notturno: il cane tenderà anche a cambiare posizione più volte nel tentativo di respirare meglio. Ma la respirazione è difficoltosa e faticosa durante tutto l’arco della giornata: il cane respira spesso in modo rumoroso, affannoso, anche da fermo. Inoltre è poco propenso all’esercizio fisico, si stanca facilmente e non ha particolare voglia di correre o giocare.
La poca resistenza all’attività fisica nel lungo periodo causa anche uno sforzo maggiore per il cuore.
La sindrome brachicefalica respiratoria si può prevenire?
La sindrome respiratoria ostruttiva è una condizione degenerativa, che peggiora nel corso del tempo, ma può essere prevenuta se il cane viene monitorato fin dalla nascita con controlli periodici.
L’importante è rivolgersi a un medico veterinario esperto, che possa esaminare le narici dell’animale ed eseguire dei test per valutare l’efficienza respiratoria, oltre a eventuali esami strumentali per analizzare la conformazione delle prime vie respiratorie.
Se si hanno evidenze anatomiche di malformazioni molto pronunciate, oppure anche in via preventiva nei cuccioli di 6/8 mesi che ancora non presentano sintomi, è consigliabile procedere chirurgicamente.
In Arca Reale eseguiamo interventi di chirurgia brachicefalica. Possiamo accorciare il palato molle in modo che non ostruisca il passaggio dell’aria nella laringe e inoltre con una rinoplastica possiamo allargare le narici e facilitare la respirazione del cane.
Per qualunque chiarimento, o per fissare una visita di controllo, non esitare a contattarci.
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