Parvovirosi del cane: un rischio per i cuccioli

La parvovirosi del cane è una malattia infettiva causata dal Parvovirus canino. Si tratta di una patologia grave, molto contagiosa, che ogni anno colpisce numerosissimi esemplari per la maggior parte cuccioli e rappresenta un rischio per la loro vita. Per questo è fondamentale prevenirla e, qualora comparissero i sintomi, intervenire immediatamente.
Alcune razze sono più predisposte allo sviluppo della malattia. Quindi ti consigliamo di informarti bene e fare molta attenzione se il tuo cane è un rottweiler, un dobermann, un pitbull, uno springer spaniel inglese o un pastore tedesco.
Perché la parvovirosi colpisce soprattutto i cuccioli di cane?
Il virus della parvovirosi tende a infettare soprattutto i cuccioli perché negli organismi in crescita può replicarsi più velocemente. E si replica in particolare nell’intestino perché le sue cellule si moltiplicano in fretta. Per questo motivo provoca forme gastroenteriche molto violente con conseguenze che possono essere fatali.
Inoltre, i cuccioli di cane sono il bersaglio perfetto per il virus, perché sono privi di una protezione efficace nella fase dello svezzamento, quando non sono più coperti dall’immunità materna e devono ancora completare i protocolli vaccinali.
Come si trasmette la parvovirosi?
La trasmissione della parvovirosi avviene tramite il contatto con le feci contaminate, che possono essere prodotte da un cane malato, da un cane in via di guarigione oppure anche da un cane già guarito. Il virus può essere eliminato attraverso le feci fino a 50 giorni dopo la guarigione e mantenere la capacità di infettare altri cani.
Per il contagio, inoltre, non è indispensabile un contatto diretto con il cane infetto. Perché il virus è molto resistente e può sopravvivere a lungo all’esterno dell’organismo, contaminando il pelo, la saliva, la cuccia, il pavimento, perfino i nostri abiti e le scarpe, che diventano quindi veicolo di trasmissione.
Quali sono i sintomi della parvovirosi?
I primi segnali che ti fanno capire che il cane ha la parvovirosi sono abbattimento, febbre alta, gravi episodi di vomito. Poco dopo si manifesta anche la diarrea, spesso con feci striate di sangue.
La gastroenterite provoca un indebolimento generale, perdita di peso e disidratazione grave, che se non viene trattata velocemente può portare a uno shock ipovolemico, dovuto alla riduzione del volume del sangue nell’organismo. Progressivamente viene compromesso il sistema immunitario e l’animale è esposto al rischio di infezioni secondarie, che possono danneggiare altri organi.
Come si cura la parvovirosi?
Ai primi sintomi devi avvisare il veterinario, prima di portare il cane in clinica. Questo perché c’è il rischio che l’animale contagi gli altri cani presenti in sala d’attesa, quindi sarà il medico a indicarti la modalità di accesso. Una volta ricoverato, il cane viene tenuto in isolamento per tutelare gli altri animali ma anche per proteggerlo da ulteriori agenti patogeni. Il sistema immunitario in questa fase è fortemente compromesso.
Il veterinario può richiedere alcuni esami per confermare la diagnosi e valutare le condizioni di salute complessive. Quindi procede con la terapia di supporto. Ad oggi non esiste una cura specifica per questa malattia, quindi si può solo contrastarla con un trattamento di sostegno completo e intensivo tramite fluidoterapia che permette di
- alleviare il dolore addominale
- lenire i sintomi gastroenterici
- ridurre la disidratazione
- nei cuccioli, preservare la nutrizione precoce, che per le prime settimane di vita è fondamentale.
Il cane guarisce dalla parvovirosi?
La parvovirosi è una malattia molto aggressiva. Le possibilità di guarigione e di sopravvivenza dipendono da una diagnosi tempestiva ma anche dal fatto che il cane abbia una copertura vaccinale o meno. Un esemplare vaccinato può essere colpito dall’infezione ma manifestare sintomi lievi o non manifestarli affatto.
Quando si fa il vaccino per la parvovirosi?
Dopo circa 6 settimane dalla nascita, un cucciolo di cane dovrebbe ricevere la prima somministrazione del vaccino, da ripetere nei due mesi successivi e al compimento del primo anno di età. Quindi in età adulta si potrà fare un richiamo ogni 3 anni, a patto che venga eseguito un test di titolazione e risultino ancora presenti gli anticorpi.
Se una femmina non è stata vaccinata in precedenza, è importante che lo sia prima di intraprendere una gravidanza. Solo così potrà proteggere i cuccioli fino al termine dello svezzamento. Allo stesso modo, se hai dei cuccioli che devono ancora completare il primo ciclo vaccinale, evita il contatto con cani non vaccinati o potenzialmente infetti.
Per qualsiasi altra informazione, o per prenotare il vaccino, contattaci subito. Ci prenderemo cura del tuo cucciolo per assicurargli una vita lunga e felice.
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